La cooperazione sociale di tipo B (inserimento lavorativo) associata a Confcooperative Federsolidarietà è presente in tutte le regioni ed è attiva in tutti i settori economici, tradizionali e innovativi, sia nell’ambito dell’agricoltura, sia dell’industria, sia dei servizi.
La Federazione di Confcooperative rappresenta, tutela e assiste, al 2018, un tessuto imprenditoriale costituito da 2.042 cooperative sociali di inserimento lavorativo. Rappresentano la maggioranza assoluta (quasi il 55%) delle cooperative sociali tipo B attive in Italia con bilancio depositato. I soci delle cooperative aderenti sono 50.759.
Gli occupati, a vario titolo, sono 59.914, pari a quasi il 70% del totale degli occupati nelle cooperative sociali di tipo B attive in Italia. Il 54,6% degli occupati è anche socio della cooperativa in cui presta lavoro. Gli addetti svantaggiati occupati in cooperative sociali di tipo B aderenti sono 18mila. Con riferimento al peso economico, la cooperazione sociale di tipo B di Federsolidarietà realizza un fatturato aggregato che si attesta a quasi 1,8 miliardi di Euro, pari al 73% del totale del fatturato realizzato dalle cooperative sociali di tipo B attive in Italia. Il 47% del fatturato aggregato realizzato dalle aderenti attive fa riferimento a clienti pubblici.
La cooperazione sociale di tipo B associata a Federsolidarietà rappresenta un tessuto imprenditoriale giovane, ma nello stesso tempo già strutturato. Il 41% delle aderenti non ha più di 10 anni di attività. Il 31% ha un’età compresa tra 11 e 20 anni. Meno di una cooperativa su tre (il 28%), infine, ha più di 20 anni di età anagrafica. Il percorso di crescita dimensionale delle aderenti attive trova riflesso in un aumento dell’incidenza di grandi e medie imprese. In particolare, l’incidenza delle grandi ha raggiunto l’1,5% del totale. Il 15,8% delle aderenti attive sono approdate alla media dimensione. Il 35,6% sono piccole e il 47,1% sono micro imprese (rif.: parametri U.E. per le PMI).
Le cooperative femminili (quelle con presenza maggioritaria di soci donne) rappresentano il 33,2% delle cooperative sociali di tipo B aderenti attive. Le cooperative aderenti attive di tipo B con donna al vertice sono il 30% del totale. Il 48,1% dei soci delle sociali di tipo B aderenti è donna. Infine, l’8,5% dei soci ha meno di 30 anni di età e il 5,3% dei soci sono migranti provenienti da Paesi extra U.E.
Anche la dimensione identitaria delle aderenti attive, intesa in termini di presa in carico e di inclusione lavorativa, è associata a processi virtuosi di inserimento lavorativo nel segno della stabilità del posto di lavoro, della multiculturalità e del contrasto all’esclusione sociale. In tal senso, il 70% del totale degli occupati è dipendente con contratto a tempo indeterminato. Il 27,3% è dipendente con contratto a tempo determinato, mentre solo il restante 2,7% è occupato con altre tipologie contrattuali. Il 50% degli occupati nelle cooperative sociali di tipo B aderenti è donna. Infine, quasi un addetto su dieci, il 9% del totale degli occupati, è un migrante proveniente da Paesi extra U.E.
La cooperazione sociale di tipo B associata a Federsolidarietà è attiva in tutti i settori. In particolare, il 79,1% delle aderenti attive opera, prevalentemente, nell’ambito dei servizi (nello specifico, il 4,2% nel commercio, il 10,9% nella cultura-turismo-ristorazione-sport, il 23,5% nelle pulizie/multiservice, il 3,4% nei trasporti/logistica e il 37,2% nell’insieme degli altri servizi alle imprese/persone), il 12,4% nell’industria e costruzioni e il restante 8,5% in ambito agricolo. Il peso economico e occupazionale è, comunque, più accentuato nell’ambito dei servizi, rispettivamente con l’89,2% del fatturato aggregato e con l’89,7% dell’occupazione totale generata nel 2018 dalle cooperative sociali di tipo B aderenti attive.
La cooperazione sociale di tipo B che fa riferimento a Federsolidarietà, riveste un ruolo centrale nei processi di inserimento lavorativo, e più in generale, nella promozione, nello sviluppo, nella sostenibilità ambientale, nell’inclusione sociale e nell’accessibilità anche nei Comuni di Aree Interne. La promozione e il rafforzamento delle cooperative sociali di tipo B in queste aree deboli (rif.: politiche di coesione) può rappresentare un nuovo volano di sviluppo oltre che di contrasto allo spopolamento e alla perdita della prossimità e della vicinanza dei servizi minimi di cittadinanza. Nel complesso il 21,5% delle cooperative sociali di tipo B aderenti attive è localizzata in Comuni (o in aggregazioni di Comuni) di Aree Interne.
ALLEGATO IL RAPPORTO COMPLETO